In BioMar agiamo per le nostre aree di responsabilità. Incoraggiamo e stimoliamo le pratiche riparative nella nostra catena di approvvigionamento e abbiamo fissato degli obiettivi per i livelli minimi di inclusione di ingredienti circolari e riparativi. La nostra ambizione è quella di garantire che i mangimi BioMar siano al 50% circolari e riparativi entro il 2030.
In un'economia circolare, le risorse vengono mantenute in uso il più a lungo possibile, estraendone il massimo valore. I prodotti e i materiali vengono recuperati e rinnovati, facendo leva su modelli di business progettati per sostenere questa attività rigenerativa.
BioMar considera circolari le materie prime provenienti da sottoprodotti e flussi di scarti. Cerchiamo di svincolare le catene di approvvigionamento dei mangimi dalla competizione diretta con gli alimenti destinati al consumo umano. Esempi di materie prime circolari sono i sottoprodotti di animali terrestri, la farina di pesce e l'olio di pesce provenienti dall'industria conserviera.
Definiamo gli ingredienti ricostituenti come materie prime che spostano significativamente l'equilibrio tra gli impatti degli ecosistemi e i sistemi di produzione umana. L'obiettivo è quello di stimolare risultati ambientali netti positivi rispetto ai parametri di riferimento vincolati nel tempo. I migliori esempi di pratiche riparative si trovano nell'ambito dell'agricoltura rigenerativa, ad esempio l'agricoltura senza lavorazione del terreno, l'agricoltura di precisione, le colture di copertura e le iniziative per la biodiversità, per citarne alcune.